Tuesday, August 28, 2012

OMMMMMMM......

Sono le 5 passate e sono ancora al lavoro....ho cosi' tanto da fare e la mia situazione e' cosi' precaria, che mi sento soffocare. E' normale avere l'ansia nella mia situazione, lo capisco e quindi devo solo fare un bel respiro ed andare avanti.
Vorrei solo avere qualcuno con cui potermi sfogare, lasciar uscire tutto e via piu' forte di prima. Ma purtroppo, le ultime cose che ho imparato sono contro tutto cio', ed e' dura essere soli a livello emotivo (perche' avere persone vicine non ti da' necessariamente sostegno emotivo).
Sul posto di lavoro, purtroppo devi essere sempre forte. Si, magari ti sfoghi una volta, poi stai meglio, ma nel tempo sara' una cosa che ti si ritorcera' contro. Soprattutto se sei una donna.
Purtroppo la psicoterapia mi ha fatto aprire gli occhi su tante situazioni che prima vedevo diversamente. Se cio' da un lato mi ha dato la possibilita' di aprire gli occhi su certe cose, dall'altra mi ha tolto dei punti di riferimento. Purtroppo vivo una vita diversa a tanta gente che conosco, e con cui non condivido abitudini e modi di vivere da anni. E non dico che la mia vita sia piu' dura della loro, perche' la vita e' di sicuo dura per tutti, pero' nonostante io veda i miei privilegi ed anche gli svantaggi della vita che ho scelto, loro no. Loro vedono solo gli svantaggi. E posso capire che il fatto che io veda entrambe le cose sia dovuto al fatto che ho provato sulla mia pelle tutte e due le situazioni, e magari dovrei essere piu' comprensiva, ma sono nervosa e stanca.

Sono davvero stanca. Purtroppo non posso riposarmi, neanche un po'.....e fino a natale, avro' all'attivo solo 4 gg di ferie, comprese le feste comandate, piu' un sacco di weekend di lavoro. Come dicevo, amo il mio lavoro ed e' la vita che ho scelto, questo lo riconosco come un vantaggio. Pero' non posso negare che sono stanca. Che a volte mi sento soffocare, e devo razionalizzare, e mettermi calma. A volte al mattino vorrei stare a letto, ma mi convinco che devo andare e che sara' una bella giornata.
Pero' quando sento alcuni amici che si lamentano perche' sono stanche, dopo che i weekend non lavorano mai, oppure lavorano part-time e non piu' di 10 ore alla settimana, oppure si sono fatte 3 settimane di ferie con mete paradisiache, piu due o tre ponti qua e la'. Hanno una casa pagata e un lavoro relativamente sicuro. Ecco, quando loro si lamentano che sono stanche, a volte non li capisco.
Hai 2 gg alla settimana o piu' dove non lavori, hai meno di 70 anni, ti fai almeno 3 settimane di ferie all'anno dove ti puoi permettere di andare a non fare un cavolo, non hai l'assillo del trovare lavoro ogni anno, o del rinnovo del contratto, o del mutuo, e puoi permetterti di comperarti casa e di arredartela come ti pare....e sei stanco?

E' proprio vero che nella vita tutto e' relativo, eh. Loro hanno sempre vissuto cosi' o meglio, e non conoscono il resto, la precarieta' assoluta, il lavoro costante, la solitudine del doversi fare tutto da soli, e se capisci bene, altrimenti bhe, saranno cavoli tuoi.

  

Thursday, August 23, 2012

Cosa c'e' che non va in noi donne?

Lo so, tutte le volte che scrivo sembro sempre incavolata col mondo.....e forse un po' lo sono, ma forse no...di certo le idee chiare non mi mancano! :-)

Comunque, mi chiedevo cosa c'e' che non va in noi donne o forse anche gli uomini fanno cosi', ed io non ne vedo. Perche' veniamo trattate male, mollate, circondate di silenzi magari proprio quando la nostra vita stava subendo un brutto cambiamento...e poi quando il lui in questione torna, ci chiede di incontrarci, noi subito diciamo di si, facciamo a botte per ri-organizzare la nostra vita, lui decide anche l'ora, il giorno e noi andiamo pure a farci la piastra ai capelli....senza neanche chiedere perche' vuole vederci....
Con la speranza segreta che ci dia cio' che ci prima non poteva darci, che ci dica che siamo le unice ed importanti per loro, che si facciamo perdonare in un'ora mesi e mesi di solitudine e abbandono....
Perche'?????

Non parlo di me per forunta....ma in passato l'ho fatto anche io, e quando vedo queste donne comportarsi cosi', penso che se fossi io oggi, spero di avere la forza interiore per essere diversa, per usare il cervello prima di ogni altra cosa, ed allora prima mi dici cosa vuoi, poi vediamo se mi va di ascoltarti. Poi visto che chi vuole parlare sei tu, decido io quando vederci, e la mia vita non cambia di una virgola. O tu ti adatti ai miei orari ed alle mie necessita', oppure nada.
E' che cosi' molti, quelli meno interessati, direbbero No, non ci possiamo vedere. Si chiama selezione naturale. Lo so che fa paura, ma ci evita di perdere tempo.

Lo so che non e' cosi' facile, che come dice mia madre, siamo tutti adolescenti ed inesperti di fronte ai sentimenti, pero' lo voglio scrivere come pro memoria, per ricordarmi che il bisogno di essere amati e desiderati, non puo' andare contro la nostra dignita'. Con la persona giusta, le due cose co-esistono!

     

Friday, July 6, 2012

Purtroppo devo dire che a volte, come in questi momenti, la mia fede nell'umanita' vacilla....ho ripromesso a me stessa che non sarebbe mai crollata del tutto, perche' non posso pensare di vivere senza, ma solo per quello, onestamente. Purtroppo, in questi giorni, trovo che la gente spesso non vuole conoscerti per un loro interesse personale a capire come sei, la maggior parte si vuole fermare alla superficie per svariati motivi. Ora, io non mi ritengo una persona particolarmente interessante, ma se la gente vuole conoscermi, vorrei lo facesse cercando di capirmi fino in fondo, altrimenti che lasciassero perdere. A me qusta sembra logica, ma non trovo che la gente sia cosi' razionale, anzi....

Case and point:
Io sto in un ufficio con una collega (anche se non faccio lavoro di ufficio, in queste settimane mi sono spesso trovata alla mia scrivania). In ufficio da me (oltre alla collega, che anche lei c'e' e non c'e'), c'e' la macchina del caffe', il frigo  e spesso dei dolcetti (o bevande) che sono a disposizione di tutti. Come immaginate, c'e' un discreto via vai di gente che entra ed esce, che a volte si siede qui a prendere un caffe' etc. Ora io sto lavorando e chiunque entri, anche se mi vede chiaramente intenta a lavorare, sente il bisogno di parlarmi, di dire qualche cosa (cose del tipo "Mi faccio un caffe'", "mangio un biscotto"....mica cose interessanti eh). Se inizio a rispondere a tutti, a parlare con chiunque entra, o con chiunque passa di qui, ho finito di lavorare. Devi chiedermi qualche cosa di lavoro, va benissimo, ci sono, e ti aiuto. Hai bisogno di qualche cosa che non e' legata al lavoro, OK, ti aiuto, non c'e' problema. Ma richiede un grande sforzo intellettuale, capire che se non hai nulla da dire, e vedi chiaramente che io sto lavorando, magari non mi disturbi dicendomi che mangi un altro biscotto? o che ti prendi il caffe'? fallo e taci!
Fino ad ora ho risolto isolandomi, capacita' fra l'altro che ho semrpe avuto, penso ai fatti miei e gli altri sono una musica in sottofondo, e lavoro. Pero' questo scatena sentimenti contrastanti.

Ieri ero alla mia scrivania, concentrata a scrivere, che sai poi quando le idee vanno via, recuperarle e' dura, anzi durissima. Un collega entra per mangiarsi un muffin, due parole Ciao come, stai tutto OK. E poi io continuo a scrivere, e lui a mangiarsi il suo muffin. Ora quando vedi al lavoro una persona china sulla tastira che sta scrivendo velocissima, vedi i file sul pc e fai lo stesso lavoro (quindi  prima o poi in quela posizione ci sei stato anche tu) c'e' bisogno di qualche sottotitolo per capire che ero impegnata?
Questo si ferma vicino a me "come va la cosa che stai scrivendo?", io sempre educatissima ti dico "tutto OK, grazie" e poi continuo nella stessa posizione di prima....Questo non si muove, ed io continuoad ignorarlao e lavorare e lui ancora "No, perche' noto che quando scrivi parli meno".
No really???? mi interrompi ANCORA davvero per farmi notare che quando scrivo parlo meno??? non potevi farmelo notare in un altro momento, tenertelo per te? no....e ad una cosa del genere come dovrei rispondere? la gente vuole essere notata, se tu appena entrano non alzi la testa e saluti o se ti comporti in un modo diverso da come loro pensano ti comporteresti, ecco che subito diventi un caso. In tutto cio' pero' non c'e' la voglia di conoscerti, o di capire le tue esigenze (il collega sopra ne e' un esempio lampante), quanto il tutto e' rivolto a loro.
Sono stanca....
    

Post per Chiara

Scusandomi per il super-ritardissimo, volevo ringraziare Chiara per avermi nominata nel suo blog!
http://chiarabambolara.blogspot.com/

Sei stata molto carina e ti ringrazio tanto!
Volevo dire che anche a me sembra sempre che gli altri scrivano meglio (Chiara compresa), ma credo sia una sensazione normale che abbiamo quando leggiamo gli scritti di altri! :-)

Adesso aggiorno! :-)

Friday, June 8, 2012

la mamma non sbaglia mai

Un classico: la mamma che va a leggere il diario segreto della figlia, che fruga fra i cassetti per scoprire qualche cosa in piu' di un'adolescente che non si fa conoscere. Non mi permetto di giudicare, perche' non sono mamma ed ammetto i miei limiti nel capire certe situazioni.

Tuttavia l'altro giorno riflettevo su una cosa: so per certo che anche mia madre ha letto i miei diari segreti durante la mia adolescenza. Non ho mai scritto molto, onesatmente perche' non ho mai avuto la costanza di un diario, ne' mai una vita cosi' eccitante, ma devo ammettere ho avuto rapporti epistolari con tante amiche quando ancora esistevano le lettere. Ma forse in quel caso, lei avra' letto le risposte.
Comunque sia,  non sono mai stata una ragazzina ribelle, ne' ho mai avuto avventure sentimentali strane o rapporti sessuali super-precoci, quindi penso che mia madre avra' letto, avra' avuto la conferma che non facevo chissa' che, e si sara' messa l'anima in pace.

Tuttavia mi sono ricordata di questo diario rosa, piuttosto piccolo ma grosso, in cui ho scritto in diverse occasioni. E questo diario, in posizioni piuttosto visibili (sono semrpe stata molto ingenua, quindi ho sempre lasciato tutto in bella vita, convinta che nessuno sarebbe mai andato a curiosare). Ecco come dicevo, in questo diario c'erano scritte delle cose TERRIBILI! cioe' diverse pagine in cui lamentavo una profonda infelicita', e chiedevo a Dio di farmi scomparire o di darmi la forza di farla finita.
Allora visto che so che mia madre ha letto diversi miei diari, mi chiedevo se proprio quello che poteva essere un grido di aiuto sia stato candidamente ignorato, e perche'? Io se leggessi certe cose nel diario di mia figlia, cercherei di mobilitarmi e di fare qualche cosa, ma nessuno fece niente. Non mi sono suicidata, ne' c'ho provato, ma dal momento del diario a quando le cose sono migliorate sono passati anni.

Un'altra cosa che mi chiedo e': se avessi scritto che avevo rapporti sessuali alla tenera eta' di 12 anni (era a quell'eta' che scrivevo che volevo scomparire), qualcuno avrebbe fatto qualcosa?  

Tutti al mare....

Questo weekend sono stata al mare. Ho anche dormito fuori una notte, ed ho ovviamente pranzato e cenato con le mie amiche. Dormire fuori non e' un problema, non fosse per il fatto che avrei dovuto dormire in camera con una mia amica, ed io ho il sonno leggerissimo, quindi ho defezionato e mi sono trasferita sul divano, con il risultato che ho pasato la notte in semi-bianco.

Il discorso cibo e' sempre inquietante (cosa che condivido solo qui, e nel momento non ho detto nulla, come non penso di fare mai). Non per il fatto che avrei dovuto mangiare con altra gente o al ristorante, ma per altri motivi di riflessione.
1) la gente quando ha fame, diventa antipatica, cosa che non capisco. Primo perche' non e' che ti prepari a gustare il primo pasto dopo 1 mese di digiuno, hai comunque pranzato, fatto colazione! sara' che io quando ho fame, ho un calo energetico e non ho le energie per arrabbiarmi o essere nervosa!
2) la gente che davvero ha un rapporto sereno con il cibo non esiste, o magari sono in un mondo a me sconosciuto (e se voi sapete dove questo mondo esiste, fatemi sapere). E di per se' non sarebbe un problema, ma per chi ha un dca lo diventa. A volte davvero in questi momenti di recovery avrei bisogno di stare con persone che mangiano serenamente, e che parlano sempre d'altro. Le mia amiche sono persone molto piacevoli, eh, parlano di tante cose e mi sono divertita tutto sommato. Ma certi discorsi su quanto si e' mangiato, peso, e corpi perfetti non mancano mai. Purtroppo questi discorsi ripetuti fino dalla mia tenera eta' mi hanno rovinato la vita, mi hanno aiutato ad entrare in un tunnel di dca che non augurerei a nessuno! per carita', lo so che ci sono persone con problemi piu' gravi, e che probabilmente io sono stata terreno super-fertile, ma questa e' la realta' e mi sembra normale che non voglia sentirmeli ripete ancora una volta.

Poi un'altra cosa che non capisco e' che secondo loro (come secondo tutti), quando si esce a cena o ci si ritrova, l'abbuffata e' obbligatoria. Il fatto che tu possa mangare normale oggi con loro, come normale domani che sei a casa da sola non passa loro neppure per l'anticamera del cervello. E questa e' mentalita' di abbuffata, solo che per loro e' fisiologica, per me no.

Lo so che il mondo va affrontato, e che non ci si puo' rinchiudere in una campana di vetro....tuttavia quanto sarebbe bello vivere in un mondo protetto, almeno per un weekend?

Thursday, May 24, 2012

post-sfogo

Dicono che il blog sia un posto in cui sfogarsi, ed allora visto che sono in casa da sola, come sempre e che di persone che davvero possano darmi aiuto psicologico (a parte la psico, ma non la rivedro' fino per due settimane) non ce ne sono, eccomi qua. Purtroppo sono stati due giorni brutti, prima la news della mia bisnonna, che e' morta ieri e poi i finanziamenti che non sono arrivati, e cosi' il mio futuro, da precario, adesso e' super-precario. Mi dispiace per la mia bisnonna, la morte e' sempre una cosa triste, anche se si trattava di una persona all'ospedale con nessuna speranza di vivere di nuovo una vita normale, che muore di vecchiaia, cosa c'e' di piu' naturale di questo? Mi dispiace non essere con la mia famiglia, di andare al funerale causa distanza. La cosa che pesa tanto adesso e' la solitudine, e lo so che nella vita davanti agli imprevisti, ed ai problemi siamo sempre soli, ma e' vero che avere un compagno, in questi momenti aiuta. Ora, come ho gia' detto mille volte, non voglio un compagno tanto per averne uno, ma vorrei un rapporto speciale, pero' non posso negare che a volte, come adesso, quel rapporto speciale mi manca, mi manca un abbraccio, mi manca avere qualcuno che c'e' per me. Vedo le mie amiche che hanno un marito od un compagno, che quando ricevono brutte news, hanno una spalla su cui piangere, qualcuno che le prende e le porta in vancanza, fuori a cena, le fa ridere, che fa loro un regalo, che dice "i soldi per fare quella cosa che vuoi fare ci sono, te li do io". Anche solo un abbraccio. Purtroppo queste amiche (o la gente spesso) da' queste cose per scontato, e spesso mi sento dire che alla fine un compagno non e' poi che aiuti cosi' tanto. Come dicevo e' vero che siamo sempre soli davanti alla vita, e che ci si sente soli anche in coppia, pero' non credo sia giusto dire che non aiuti. Nello sconforto a volte penso che cosa hanno loro che io non ho. A volte penso che siano i miei problemi, ma poi non e' neanche cosi' perche' tanta gente con problemi anche peggiori e' sposata, hanno marti che le adorano, e che le coccolano come non mai. Lo so che e' un discorso che non ha senso razionale, ma a volte si fanno anche questi discorsi poco razionali. Lo so che se volessi di amiche da chiamare ne ho diverse, e che domani sera potrei uscire e sfogarmi dal vivo, ma bhe, cosa faccio rovino la serata a tutti? arrivo con il mio carico di tristezza a rovinare il venerdi' sera a tutti? lo so che potrei ma non lo faccio. quando arrivera' per me un po' di coccole, una spalla su cui potermi appoggiare ogni tanto, e riprendere fiato, perche' avere tutto il peso su di me, dover semrpe mandare giu' ed andare avanti, sorridere, far finta di essere forte, e' pesante, davvero pesantissimo. E non e' neanche il discorso di lasciarsi andare e mostrare le tue debolezze, perche' tanto delle tue debolezze al mondo non interessa nulla. E non e' pessimismo, e' proprio un dato di fatto. Il tuo capo, i tuoi colleghi, i conoscenti (specie quando ti trasferisci in un posto nuovo) non vogliono sapere dei tuoi drammi, dei tuoi casini, hanno la loro vita, e vanno avanti cosi'. Spero arrivera' un giorno anche per me.....

Tuesday, May 15, 2012

Bellezza e perfezione....

Ho letto questo articolo l'altro giorno su questa ragazza che si e' sottoposta a chissa' quante operazioni chirurgiche per diventare come la barbie. Alla fine c'e' riuscita e sembra proprio finta, come la barbie. Tutti ovviamente contrariati da tale scelta, a lamentarsi di come risultasse oscena. Onestamente leggere quei commenti, mi ha fatto sorridere, perche' lei nella sua mostruisita' fasulla rappresenta proprio cio' cui noi aspiriamo tutti a diventare, ma quando ci viene gettata in faccia, ecco che allora non ci piace piu'. Purtroppo oggi siamo bombardati di immagini di donne perfette, con le curve disegnate con compasso (che si chiama PhotoShop), pelle compatta, le bucce d'arancia solo nel succo di frutta. Mi ricordo che una volta la chirurgia plastica era una cosa per attori, per vip, per extratterresti. Oggi e' per tutti, perche' la bellezza e' perfezione, e' l'abolizione di tutti i difetti, al contrario della brutezza che sono tutto il resto. Conosco gente che si fa il botox a 20 anni, e non scherzo. L'altro giorno ho visto su facebook l'immagine di due persone, un uomo ed una donna, non giovanissime che si abbracciavano, ed erano nudi. Vedere quei corpi normali, come potrebbero essere i miei vicini di casa, o persone che incontri per strada mi ha fatto riflettere. Di immagini cosi' non se ne vedono mai, si vedono solo corpi nudi perfetti, dove lui ha delle spalle stupende, e lei un seno perfetto come tutto il resto. Allora mi chiedo, cos'e' la bellezza? non credo che sia perfezione, e credo sia un aggettivo del tutto personale. Il mio ex era bellissimo, mi ricordo che sarei stata ore estasiata a guardalo ed accarezzarlo. Per altre persone non lo era, ma la bellezza non e' come avere gli occhi chiari, o i capelli scuri, secondo me la bellezza e' negli occhi di chi guarda. A volte mi sento come se ci avessero tolto quegli occhi, e che ci stiano inculcando un concetto di bellezza diversa di quello romantico, ma un cocnetto piu' dittatoriale, come la bellezza sono le forme perfette, nothing less. Alcune frasi che hanno contribuito ai miei pensieri (frasi di amiche, non mie): Amica 1: parlando di una sua amica: "bhe sta con questo tipo che e' uno sfigato, non so perche' ci stia, comunque e' vero che adesso lei e' ingrassata un sacco, e non e' che puo' uscire e trovare un nuovo fidanzato". Della serie, se sei grasso (ed in questo caso non so quanto, ma sono dettagli) meglio che stai in coppia, anche se soffri, perche' chi vuoi che ti pighi! Amica 2: "L'anno scorso ho conosciuto questo tipo, con cui sono uscita due mesi, stavo bene, mi piace, anche se ero stupita mi piacesse cosi' tanto perche' e' grasso". Direi che si commenta da sola.

Sunday, May 6, 2012

La storia infinta: il nulla dilaga...

Stavo leggendo qualche articolo online sui rapporti di coppia, e pensavo che per quello che scrivono, potrei diventare anche uno un'esperto di relazioni, come lo chiamano loro. Basta trovare un luogo comune qualsiasi, parlarne, magari aggiungere qualche aneddoto che sembra verosimile, e buttarci un titolo accattivante. Ma c'e' qualcuno che ha ancora qualche cosa di orginale ed intelligente da dire? a me sembra che la superficialita' dilaghi, come il nulla nella storia infinita (uno dei miei libri preferiti da sempre). Salviamo fantasia, dico io. Ma e' tanto pretendere di leggere un articolo che potrei avere scritto io? il rapporto non funziona, cosa fare? eccoti una lista di 10 cose da fare, e vedrai che magicamente ritroverete la passione perduta. Ed ovvio questa lista funziona per TUTTI i rapporti di tutte le persone in TUTTO il mondo, perche' e' stato tradotto in 25 lingue. Meglio di abracadabra. Alcuni addirittura ti propongono il soddisfatti o rimborsati, se non trovi un uomo in 7 sette settimane, ti ridiamo i soldi. Purtroppo queste sono trappole, nel senso che molto spesso la gente che ha un rapporto che non li soddisfa, non vuole affrontare l'argomento con il compagno (altrimenti l'avrebebro gia' fatto o lo farebbero subito, senza dover ricorrere a un libro), ma vuole fare "qualche cosa" per illudersi che ci sta lavorando su. Cosi' leggeono questi articoli, comprano questi libri....ed e' ovvio che se ti metti un completino sexy dopo anni di pigiama di flanella tuo marito si fa un attimo prendere! e' normale che se diventi un po' piu' affetuosa o se porti i fiori a tua moglie, le cose migliorano. Ma sono miglioramenti superficiali, come questi articoli. I problemi rimangono, ma sono coperti. E' come nascondere la polvere sotto al letto, si puo' fare, pero' ricorda che e' sempre li' da qualche parte. Prima o poi ci dovrai fare i conti, e non con dello shopping, dei fiori, o una bella sessione fra le lenzuola, ma tirando fuori i vostri scheletri dall'armadio....troppa polvere?

Thursday, April 26, 2012

emergency contact

L'altro giorno riflettevo sulla mia vita da single....lontana km e oceani dalla mia famiglia d'origine, proprio vita da super-single. Sono anni ormai che vivo questa condizione, quindi neanche ci penso piu', e' cosi' e basta. Tuttavia chiacchere con colleghi ed amici, ultimamente mi ci hanno fatto riflettere! Sono contenta di questa vita, l'ho scelta (in parte) e si adatta alla mia personalita' solitaria, e desiderosa di spazi solo miei. Ho amici con cui uscire, quindi non faccio l'eremita! Anche quando ero a casa con i miei, o dividevo casa con amici, avevo semrpe una mia certa indipendenza, cucinavo per me, mi prendevo momenti di solitudine e cosi' via. Lo stesso quando ero in coppia (mai stata per i rapporti sempre insieme appassionatamente ed alla mia veneranda eta' di 35 posso dire di non esserci tagliata - c'ho provato e mi sentivo soffocare). Cio' considerato, l'altro giorno mi chiedevo come fosse avere un compagno che c'e', per te. magari non 24 ore su 24, modello cardio-chirurgo, e che abbia la sua vita, ma che e' comunque il tuo compagno. Qualcuno da dare come emergency contact, qualcuno che ti organizza il compleanno, che puoi chiamare se hai avuto una brutta giornata, se hai ricevuto una bella notizia, qualcuno che puoi contattare se ti capita qualche cosa che non sai gestire da sola (che capita sempre, ma se sei single, in un paese straniero, ti devi tirare su le maniche ed improvvisarti qualunque cosa nel bene e nel male). Questa cosa l'ho avuta, ma 15 anni fa, in casa con i miei (e lui con i suoi) ed era tutto diverso da come sarebbe ora, per tanti motivi. Ora, se qualcuno che passa di qui, volesse dirmi com'e', mi fareste molto felice! Volevo solo precisare che ho amici anche molto vicini, che sarebbero i miei emergency contact (se glielo chiedessi), che ci sono quando sono in crisi, e mi apro con loro, o se non mi sentissi in colpa, mi organizzerebbero il compleanno! Solo che con gli amici ho piu' remore, hanno la loro vita ed i loro casini, e mi sento limitata nel chiamarli. Con un compagno mi sentirei piu' libera.

Friday, April 6, 2012

Insicurezza o mancanza di rispetto?

Ieri sera ero fuori con i miei colleghi, e stavamo conversando del piu' o del meno (fortunatamente non parlavamo di lavoro), come si parla fra colleghi. Argomento che mi ha fatto alterare, anche se con i colleghi non si fa (ma non troppo, solo un po'). Parlavamo di boyfriend - mariti - compagni che quando sono te ed entra una strafiga appariscente la guardano. Io non accetterei mai che il mio compagno facesse una cosa del genere. Ora, sono consapevole del fatto che anche quando una persona e' in coppia, le persone belle si guardano. Io lo farei se un uomo bello e aitante si manifestasse da qualche parte, cosi' come sono consapevole che farebbe il mio compagno (riferito ad una donna, altrimenti forse non saremo assieme :-)). Se sei con me, pero', evita, o fallo con classe, in modo che io non ti veda. D'altronde, io non contemplo quei rapporti dove si sta assieme 24 ore su 24, quindi di occasioni per guardare le bellezze della regione, ce l'avrebbe. Non ci rimarrei male neanche se andasse ad un addio al celibato a las vegas, o in uno strip club. Perche' e' vero che l'occasione fa l'uomo ladro, ma se vogliono farti le corna, il modo lo trovano. Pero' quando sei con me, rispettami e non guardarti in giro. Come quando al cinema, sentono il bisogno di dirti quanto un'attice sia sexy e bella (mai capitato, ma ad amiche si). Immagino che il mio compagnio sia anche il mio migliore amico, pero' una cosa e' avere un rapporto profondo, ed una cosa e' scambiarmi per il tuo amicone, il "buddy" di turno. non mi aspetto che lui si volti dall'altra parte, ne' che mi dica che non guarda le belle donne, ne' che al cinema si volti e mi dica che io sono molto piu' bella. O che ne so, se fossimo assieme, e qualcuno gli chiedesse pensa che quell'attrice o quella persona sia bella, non mi aspetto che non risponda, o che menta. Questo no. Pero', commenti su altre donne gradirei fossero evitati, se non richiesti. Cosi' come occhiate ovvie e insistenti. La giustificazione degli uomini e' la carne e' debole e l'uomo e' sensbile alla bellezza femminile, e quindi e' dura per loro. Per me questa e' una scusa, perche' le donne guardano come gli uomini, solo lo fanno con piu' discrezione, per motivi culturali e di educazione (cioe', vieni additata come poco seria). Se una donna puo' trattenersi, anche un uomo puo' farlo. Se andiamo avanti a giustificare queste cose cosi', non otteneremo mai la parita', cosa cui siamo gia' anni luce dall'avere. e come dicevo, lo puoi gia' fare quando sei da solo, quando siamo assieme, rispettami! Un'opinione interessante di alcune donne e' che preferiscono lo faccia davanti a loro, piuttosto che nasconderlo, per una questione di onesta'. Rispetto questa opinione, ma credo che mi ferirebbe troppo vederlo. Come donne che vanno a strip club con i loro compagni. Massimo rispetto queste donne, dimostrano forse una sicurezza che io non ho, ma essere li' con lui, mi farebbe troppo male. la domanda che mi faccio io e': e' una mia insicurezza come donna, che ho ed e' innegabile, o e' giusto chiedere di non guardare quando sono con te, per rispetto, se mi infastidisce e mi fa soffrire tanto?

Friday, March 30, 2012

Due pesi e due misure.

Ci sono alcune cose che non capisco (diciamo tante ma iniziamo per gradi). Non capisco perche' quando dichiaro di non volere figli, la gente non possa accettare questa dichiarazione serenamente, ma inizi a cercare di convincermi che e' una scelta sbagliata. Prima di tutto, nessuno mi chiede perche' con l'intenzione di capire i reali motivi dietro tutto cio'. Ogni possibile richiesta di conoscere le mie ragioni si rivela sempre un tentativo per smontare i miei motivi e convincermi che e' una cattiva idea!
Ora mi chiedo: perche' si fanno figli? per me non c'e' un motivo razionale, e' una cosa che senti dentro, un istinto. Si', alla fine ci sono mille motivi razionali che ti fanno desiderare un figlio, non dico di no, ma la forza trascinatrice per me e' inspiegabile.
Io non ho quella "forza trascinatrice", non la sento, in piu' ho mille motivi per non voler figli. Non capisco perche' qusta cosa scateni un gran clamore. Non e', fra l'altro, che la specie si estinguera' se io non prolifico, quindi non e' neppure un motivo pratico! Allora perche'?
Fra l'altro le argomentazioni che mi presentano sono assurde e non hanno basi solide: Per esempio: "e' perche' sei single e non hai un compagno! quando l'avrai, cambierai idea!". Seppure concordo con il fatto che avere un compagno con cui fare figli aiuti a volerne, io l'ho avuto un compagno con cui avere una camionata di figli, eppure io non li volevo. Piu' di uno, fra l'altro. Quindi per me il compagno, non e' sufficiente.
Altra cosa: perche' senno' poi ti penti. Per me questo e' il motivo piu' assurdo per fare un figlio. Sembra si parli di un paio di scarpe, di un viaggio, di una posizione del kamasutra, della bibita dell'ultimo grido. No, qui si tratta di mettere al mondo un altro essere umano, e davvero "perche' poi ti penti" e' un motivo suffiente per questo tipo di decisione?
Ho diverse amiche che hanno figli, e visto che sapevo quanto li desideravano, e quanto erano felici di averne, sono stata felicissima per loro. Io non mi sono mai permessa di convincerle a non farne, di dire loro quando sia dura nel mondo di oggi allevare figli, o altre scemenze simili (non che pensi tutte queste cose, eh, e' solo per dire che di argomentazioni sceme per non voler figli ce ne sono, eccome - ma d'altronde se le cerchi, ci sono argomentazioni sceme per ogni cosa).
Allora il fatto che io sia felic per loro e rispetti le loro scelte, e' normale, come la gente reagisce quando dico che non voglio figli, e' normale pure. Allora si usano due pesi e due misure. Ed e' una cosa che non trovo giusta.

Monday, March 26, 2012

Happily ever after?

Questo weekend ho guardato un documentario molto interessante. E' un documentario-autobiografia per l'esatteza. Un regista racconta del suo problema come drogato di sesso. Ora, io non ho questo problema (anche se nella vita mai dire mai, vero?), tuttavia penso che un po' tutte le dipendenze si assomiglino, e sia un modo per anestetizzare i propri sentimenti che non si sa come viversi, ed un modo per distrarre l'attezione in qualche cosa di piu' concreto e di piu' facile soluzione (facile perche' conosciuta, non per altro). Ho molto apprezzato la sua onesta' nell'ammettere chiaramente il suo problema e nel parlarne. Due messaggi mi hanno particolarmente colpita: 1) che lasciarsi andare alle proprie dipendenze e' pericolo, e non fa altro che aumentarle, ma bisogna sempre lottare contro, anche se si e' stanchi 2) cercare aiuto negli altri e' deleterio, alla fine purtroppo e' uno scontro una a uno, tu e la dipendenza. Gli altri possono fare il tifo per te, ma dalla tribuna. In campo, sei ahime' solo. Ed e' anche giusto cosi', sono le ns battaglie e dobbiamo combattercele da soli. Nel film/documentario c'e' un lieto fine, dove lui alla fine trova una sua dimensione normale, si libera della sua dipendenza e trova l'amore. Da' speranza, e fa bene, ma e' realista? ognuno a conti fatti deve parlare per se', e quindi adesso parlo per me. Non voglio dire che non ne usciro' mai, perche' credo nel Mai dire mai, ma onestamente la vedo dura. E non e' che la gente non la veda dura, perche' non sia dura, quanto perche' anni fa (nel 2007) finii il mio primo percorso teraputico e stavo bene, non mostravo nessun sintomo, avevo una vita bella. Ho passato trasferimenti vari, cambi di lavoro, mollata con il moroso, un sacco di casini, ed ancora come una roccia. Sapevo che i miei problemi erano li' da qualche parte, ma c'era una distanza fra me e loro, costante. Poi io non so cosa successe, ma ottobre 2011 ecco che sono tornati....tutti, every single one. Sono corsa ai ripari subito, dopo pochi giorni ero gia' nello studio della mia nuova psicoteraputa. Pensavo fosse un incidente di percorso, un ex-fumatore che una sera si fa convincere a fumarsi una sigaretta...ora dopo un anno e mezzo, sono ancora qui, con lividi che guariscono poco prima di altri che si riformano, segni che invece dopo mesi ancora non se ne sono andati. Un neo strappato via per sbaglio, che alla fine mi ha anche aiutato a tornare alla realta'. Ed oggi, mentre alcuni segni guariscono e certe urgenze in un campo non ci sono piu', sono in ansia per il cibo, perche' ho amiche che mi invitano fuori a cena, a bere qualche cosa e magari vogliono spiluccare un antipasto. E mi da' fastidio, mi danno fastidio i loro possibili commenti, il fatto che non voglio rovinare l'atmosfera di una serata con amici a ridere e chiaccherare! perche' so che non sono loro ad essere il problema, ma io! E perche' so che dovrei essere contenta, perche' ho amici che mi invitano fuori, che mi vogliono bene e ci tengono a me. Questo e' il pensiero giusto, non l'ansia. Se non e' un attacco da una parte, e' dall'altra. Ed io sono stanca, alla fine, anche se niente e' stato mai cosi' deabilitante per me da non avere una vita, e' dalla adolescenza che ho di questi problemi, ed ormai di anni ne ho 35 e mezzo. Se ne andranno mai? oppure dovro' impararare ad essere felice con loro qui, avvinghiati a me?

Monday, March 19, 2012

Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo

Sono consapevole del fatto che le mie parole possono sembrare di parte, tuttavia noto con grande dispiacere che di persone "libere" dalla preoccupazione per la forma fisica ed il quantitativo di cibo mangiato (collegato ovviamente alla prima preoccupazione) praticamente non esistono! le cerco disperatamente da tempo, ma mi sembra di fare la fine del filosofo greco che andava in giro a cercare l'Uomo! che fra l'altro nonostante abbia fatto il classico, neanche mi ricordo come finisce! Comunque, nonostante poche di queste persone siano davvero patologiche, e non abbiano comportamente deviati, questi pensieri ce li hanno tutti! Nessuno al giorno d'oggi sembra essere sereno con cio' che e', non necesariamente chi ha problemi fisici tipo diabete, o magari soffre di obesita', no la cosa colpisce anche chi ha un fisico taglia 40, chi ha un fisico sanissimo, o chi ha un fisico "nella media". Le persone single sono leggermente piu' preoccupate, ma non e' la regola. Sembra si voglia sempre aspirare ad una forma fisica perfetta, che, ovvio, non si raaggiunera' mai! Cosi' nonostante per la mia salute mentale sarebbe bene contornarmi di persone che hanno un rapporto sereno con il proprio corpo, alla fine non le ho ancora trovate! non che le persone che frequento non mangino, o si mettano il burka perche' non hanno il fisico di una modella, tuttavia ogni volta che si esce a cena ci si deve giustificare (Prendo questa cosa che ha molte calorie, ma non ho pranzato), si devono trovare motivi per smaltire dopo (dai facciamo due passi, cosi' smaltiamo cio' che abbiamo mangiato - come se non ci fossero altri motivi per fare due passi), chi addenta un dolce e qualcune cosa che non sia insalata e commenta "tanto questa va direttamente sui fianchi", chi esprime il proprio desiderio piu' grande, cioe' quello di poter mangiare cio' che vuole, senza ingrassare. E di esempi di questo tipo, ne potrei fare milioni....e tutti quelli che conosco, almeno una volta dicono queste cose. Chi dimagrisce e' un eroe a prescindere, non importa per quale motivo sei dimagrito, e se anche hai perso pesa in preda a incredibili sofferenze, trovi sempre chi invidia il tuo dolore, e ne vorrebbero un po' anche loro, nonostante invidiare la sofferenza sia una cosa assurda (almeno secondo me). Chi e' gia' magro e dice di mangiare cio' che vuole (anche se io non ci credo) viene ammirato ed invidiato, nonostante tutto. Capisco che per loro non sia una patologia, per loro e' small talk, chiacchiericcio da bar o da estetista, ma se sei patologicamente predisposto, se stai lottando con te stessa e con i tuoi scheletri, non ti fa bene....e se cerchi chi invece vive il suo rapporto con il cibo e la propria corporeita' seremanete, allora farai la fine del filosofo greco alla ricerca dell'Uomo....che non ricordo che fine fa, ma non era piacevole. ma la domanda finale e': perche' tutta questa costante preoccupazione? perche'????

Thursday, March 15, 2012

A real friend is one who walks in when the rest of the world walks out.


Oggi volevo parlare dell'amicizia, e nello specifico di come a volte gli amici, anche con le migliori intenzioni, non ti possono aiutare. Mi rendo conto che io come persona spesso sono piu' alla ricerca di un sostegno psicologico, che fisico, del tipo "Ascoltami e comprendimi" e' tutto cio' che chiedo. Invece spesso le persone sentono l'urgenza di darti consigli, volerti dare una mano, mettersi a tua disposizione per fare qualcosa. Tutto molto lodevole, eh, non c'e' che dire. Quanto a volte inutile, e spesso contro-producente. Per questo forse la psicoterapia per me funziona meglio (per certi argomenti, ovviamente), dato che il teraputa non ti dice cosa fare, non puo' fare nulla in concreto nulla per te a parte aiutarti a capire cosa vuoi davvero, e soprattutto non vuole soprimere i tuoi sentimenti e farti sentire meglio a tutti i costi.
Per questo motivo, ho smesso di parlare in giro del mio stato di "singletudine", come si dice oggi giorno. O zitellaggine come si diceva nella notte dei tempi. Io onestamente sono contenta di essere single, ne' credo che la condizione di sigle o di accompagnato sia a conti fatti cosi' diversa! La felicita' e' per me uno stato interiore, che non dipende da fattori esterni (o almeno solo da fattori estremi). Per questo faro' un post a parte!
Tuttavia, a volte mi manca avere un compagno, avere una relazione piacevole, con cui avere uno scambio di vedute, scambio di coccole, condividere esperienze e cosi' via. Sono consapevole del fatto che una storia profonda, con una intesa particolare richiede tempo, quindi accetto l'attesa come parte del gioco. Ormai aspetto da 5 anni, ho avuto qualche cosa di poca importanza, ed incontro persone nuove spessissimo, ma la mia cosa non e' ancora capitata.  
Ecco, quando parlo di questa cosa con le amiche, ricevo le risposte piu' disparate e devo dire che disapprovo. 
Per esempio: quella che si rivolta sottolineando qualche cosa da cambiare, del tipo Non vesti in modo abbastanza provocante, sei timida, non ti lasci andare, hai troppo l'aria da brava ragazza....insomma, cambia qualche cosa e vedrai che arriva. Quello che dico io e': se sono timida, e' colpa mia? non sono fobica sociale, ho diversi amici, e mi sono sempe fatta nuove cerchie di amicizie in ogni posto in cui sono andata (e mi sono trasferita svariate volte). Sono timida e riservata, e se un uomo desidera qualche cosa di diverso, non ha neanche senso che venga a cercare me, perderemo tempo in due. Sono una brava ragazza, dentro....non posso trasformarmi in una bastanda stronza che gioca con gli uomini in 5 minuti...e non credo che vestire con abiti succinti mi aiuti, farei solo la brava ragazza in abiti succinti....
Faccio gia' psicoterapia per accettarmi come sono, queste cose non fanno altro che aggravare i problemi che gia' ho. 
Oppure dal versante meno Italiano e quindi piu' concreto, c'e' sempre il suggerimento (ormai standard) di online dating. Che funziona per tanta gente, devo dire, ma a me sembra troppo da supermecarto! se vuoi uscire con dieci ragazzi diversi al mese, e' perfetto....ma se cerchi l'anima gemella, anche no. 

Cio che vorrei io sono due risposte (che ricevo eh, dalle amiche migliori):
1) Si, capisco che e' dura, ma sta cercando qualche cosa di bello e di profondo, e richiede tempo. 
2) Ti presento mio cugino, single! :-)

La seconda e' ironica, ovviamente (anche se un po' vera)   

E voi cosa ne pensate? 

Tuesday, March 13, 2012

Untitled

Non so bene come cominciare e cosa scrivere onestamente. E neanche se ci saranno persone che mi leggeranno. Comunque dicono che un blog sia come un diario (a meno che tu non sia uno scrittore o affini, cosa che io non sono), che si scrive piu' per noi che per altri. Spero nel suo effetto teraputico, cioe' che mi aiuti a capire cosa di me che io non vedo o non ho focalizzato. Anche faccio gia' psicoterapia da diverso tempo.
Sono un po' paranoica nel venire riconosciuta, quindi non credo scrivero' cose troppo personali di me, almeno per adesso. Dico solo che mi scuso per il mio italiano, ma manco dall'Italia da diversi anni e quindi ho un po' perso la lingua. O almeno credo.
La mia vita e' bella ed e' la vita che ho sempre voluto. Ho diversi amici, faccio cio' che mi piace, ed ho un lavoro stupendo. Ho tutto cio' per cui ho lottato ed ho ancora tante cose belle di fronte a me ad attendermi. Ho 35 anni, ed il fatto di non avere un compagno ed una famiglia sono socialemente poco accettati e mi rendono per certe cose un outcast. Ma come dicevo, l'ho scelto io, e sono convinta della mia scelta, quindi non ho rimpianti.
In tutto questo c'e' solo un problema: io. Purtroppo ho avuto dei disturbi di cui parlero' un giorno, che non mi permettono di vivere la vita che ho come vorrei. Non aspiro alla perfezione, solo alla serenita'. Avevo lottato contro i miei mostri anni fa, nel 2004, e pensavo di aver fatto un bel lavoro, ero contenta, mi sentivo sicura. Anche quando io ed il mio compagno di allora ci siamo lasciati, anche quando mi sono trasferita, le cose andavano bene. Non posso dire che i mostri se n'erano andati, ma li tenevo lontani da me, con successo. Poi nel 2011 un anno difficile, stress ad altissimi livelli, superlavoro, mi sono distratta, ed ecco che i mostri sono tornati. Non so neanche se sia dovuto alla distrazione, o allo stress....non so....so solo che li sentivo arrivare per tutto l'anno, ma erano assalti piccoli, insignificanti....poi un giorno, dopo un grande trasloco, eccoli li', tornati, come non se ne fossero mai andati.
In tutti questi anni mi ero ripromessa di cercare aiuto se fosse successo, e cosi' ho fatto. La settimana dopo ero a fare psicoterapia. Ed ancora sono qui, a fare psicoterapia. Non dico di non aver avuto risultati, o capito cose di me. Pero', se devo dire che i mostri se ne sono andati, non e' vero.
Purtroppo devo capire ed accettare che certe cose non se ne andranno mai, loro saranno sempre nella mia vita. Nel 2004 avevo grandi speranze, credevo che sarei se non guarita, almeno migliorata costantemente. Invece devo ammettere che saro' cosi' per sempre e questo fa male. Mi fa sentire damaged goods, un'appestata, meno degli altri. E guardando la mia vita, non c'e' nulla di meno degli altri, ho raggiunto tutto gli obbiettivi che volevo, non ho mai saltato un giorno di scuola o lavoro per questo...tutto cio' si svolge dentro di me. E sfortunatamente io vivo dentro di me.

Non dico tutto cio' con negativita', ma solo con realismo....tutto abbiamo i nostri punti deboli, e questo e' semplicemente il mio. E piu' che desiderare di averne un altro, e' piu' saggio accettarlo ed andare avanti.

Spero questo blog possa aiutarmi in questo e darmi una valvola di sfogo, visto che, nonostante abbia amici fidati, di certe cose non se ne puo' parlare. o almeno e' difficile! 

Be yourself; everyone else is already taken. [O. Wilde]