Saturday, March 30, 2013

Alla fine poi il Destino si e' preso gioco di me...o forse vuole darmi qualche cosa di cui preoccuparmi seriamente. Per la cronaca io sono agnostica, quindi sto usando un linguaggio figurato (ed anche ironico).
Per il peso, non c'e' stato problema, due minuti ed e' tutto finito, nessuna domanda strana. Poi tutto e' rotolato via....alla fine non mi posso lamentare, o almeno non ancora (e spero di potermi lamentare MAI), visto che devo fare solo degli accertamenti. Ma praticamente ho delle "abnormalities" a tutto cio' che una donna puo' avere (utero, ovaie e seno).
La visita e' stata una tortura, ed io non ho reagito bene....per nulla. Il medico dopo un po' ha mostrato segni di cedimento, ma non mi sento neanche di biasimarlo (o forse dovrei?). Mi fa ridere perche' mi ha detto "Non essere nervosa"...bhe, certo, la psicologia umana funziona cosi', io ti dico di non essere una cosa e tu non lo sei. Visto che sei medico allora, dammi un tranquillante, guarda che non lo rifiuto mica, eh? [ovviamente scherzo!]

Una volta uscita, stavo malissimo, e sono andata nei sotterranei dove lavoro a piangere. Mi e' mancato avere una spalla su cui appoggiarmi, almeno per 5 minuti. Non dico neanche una persona della mia famiglia, perche' forse sarebbe stato peggio (se mi vedono piangere mi danno addosso, per "forgiarmi" il carattere - cosa che nel mio caso non ha funzionato ed ormai alla mia eta' sono una palla persa). A 16 anni andavo dal medico con la testa che mi girava, avevo la pressione a 150 e piangevo a meta' visita o alla fine, oggi 36 anni, uguale. Vivo ormai da anni da sola a migliaia di km da casa, mi occupo io di tutto perche' sono single, il mio lavoro e' simile ad un libero professionista: cosa devo fare per maturare (come mi diceva mia madre a 16 anni, quando uscivamo dallo studio medico)? l'elettroshock e' ancora legale?
Lo so che avrei potuto telefonare a qualcuno, o andare dalla mia amica che lavora due porte piu' in la', ma alla fine boh, mi sembra che di fronte al dolore siamo sempre soli. Lo senti che davvero in pochi ti vogliono stare vicino quando sei emotivamente "instabile" ed hai paura. Magari me ne dovrei fregare, ed aprirmi con i miei amici, ma faccio davvero fatica. Sara' l'abitudine a stare sola, o il fatto che lo vedo quando gli altri scalpitano. Non credo neppure lo facciano con cattiveria, ma forse a causa di vari spostamenti e del mio carattere solitario, ho meno amici intimi di altre persone.

Monday, March 25, 2013

Il prezzo della normalita'.


Oggi ho appuntamento dal gineacologo. Nulla di che, una visita di controllo, che non faccio da quasi 15 anni. Ho regolarmente fatto il pap-test, ma nulla del resto. 
Inutile dire che sono terrorizzata. Ed ovviamente il motivo principale non e' il fatto che potrei avere qualcosa di brutto, o che potrei non essere "a posto", anche se non e' nulla di brutto, ma il fatto che a volte ti pesano (non solo che non sei incinta, cosa nel mio caso, sicura)! Ecco, io non mi peso da anni, ormai 10! per una persona normale, pesarsi, sgnifica poco o nulla, per me in questo momento della vita, significherebbe ricominciare a torturarmi ancora su piu' fronti. E gia' ho abbastanza torture di cui preoccuparmi. So che vedere quel numero, mi porterebbe a tornare a casa e farmi del male, ed iniziare a ridurre le calorie, comperare una bilancia ed ecco fatto, di colpo ricominciare tutto da capo, come anni fa. Non e' che se non vomiti o se non digiuni, non hai un DCA! ci sono tante sfumature in mezzo, di cui la gente non sa nulla (e sono contenta per loro!). 
Per questo non vado da medici MAI. Onestamente non credo che un medico abbia neccessariamente le nozioni per capire i DCA, e spesso sono ignoranti come gli altri. Mi ricordo il medico di famiglia, come si complimentava con me in passato su come avessi perso peso, non sapendo in realta' che le ragioni di cio' erano il vomito e che quindi la perdita di peso era un segno di malattia, anziche' di salute! Ma e' anche vero che e' una resposabilita' nostra e di nessun altro accettare e capire i ns DCA. 

Cmq ho deciso che stasera non voglio tornare a casa nell'inferno, e che mi opporro' alla bilancia, in caso si presenti l'opportunita'! Mi devo preteggere! fra l'altro, sono normopeso, quindi non e' che ci sia davvero l'esigenza di pesarmi. Inutile dire che sono molto nervosa, non riesco a pensare ad altro, e sono incontinente! Avro' la pressione a 200! 

Una cosa triste e' che mi sento davvero sola. Alla fine, come sempre, fare le cose che ad altre persone risultano normali, mi richiede uno sforzo grandissimo e, nonostante le faccia lo stesso, alla fine invece di essere aprezzata o di suscitare indiffernza, c'e' immancabilmente un giudizio dietro da parte di tutti. Mia madre per prima mi accusa di essere immatura e paurosa, i medici di avere delle fisse, di essere emotiva. Quante volte me lo sono sentita dire crescendo ed ovviamente sempre con connotazioni negative, ovvio. Della serie, sei emotiva, cambia, sistema questa cosa perche' non va bene. 
Cio' che vorrei e' che davvero questa gente provasse a fare le cose con la testa che ti gira, con l'ansia a mille, spesso con la nausea, ma ad apparire tranquilla, a spiegare i tuoi problemi, a farti fare le cose con il dolore (perche' se non sei rilassata senti sempre male). Purtroppo per certe persone avere atteggiamenti normali e fare cose normali e' un grande sforzo, ma purtroppo nessuno ti fara' mai l'applauso.              
        

Wednesday, March 13, 2013


In questo periodo mi ritrovo ad ascoltare amiche e conoscenti e trovarmi assolutamente in disaccordo. Non sempre mi sento libera di esprimere la mia opinione vera e cosi' taccio e rimugino da sola. Non dico loro che hanno ragione, ma non dico neppure cosa ne penso, e spesso mi rento conto, fra l'altro, che non e' neppure richiesto. Prima ne parlavo con la psico, ora che la psico non c'e' piu', non trovo nessuno con cui parlarne ed allora sfrutto il blog. 
Non so se sia mancanza di fiducia in me stessa o il fatto che sia umanamente comprensibile sentire che ci sia qualcuno che la pensi come te, sta di fatto che mi ritrovo sola nelle mie opinioni e pensieri. 
Case and point: ci sono due amiche con cui l'anno scorso si usciva spesso. Eravamo tutte e tre single e sui 35-40 (lavoro, casa etc). E tutte e tre single da diversi anni, quindi in un certo senso abituate a questa condizione (o cosi' credevo). Tutte e due si dedicavano molto alla ricerca di un compagno, soprattutto con i famosi siti online, dedicati al caso. Questa cosa online non fa per me, e quindi ero quella che, fra tutte, aveva meno "carne al fuoco" (ma per scelta ovviamente, cosa di cui non mi pento). Sta di fatto, che verso ottobre-novembre tutte e tre incontriamo qualcuno, e mentre per me dura due settimane scarse, loro ancora sono con i rispettivi compagni. Fin qui tutto OK, sono contenta per loro, che sembra abbiano trovato cio' che cercavano. 
Tuttavia, da allora ad oggi, i discorsi che fanno mi fanno venire l'orticaria! con loro non dico nulla, ma almeno qui mi sento libera di esprimermi! prima di tutto, loro non erano contente da single, come io pensavo, anzi peggio pensano che nessuno possa essere contento da single, ma che la condizione naturale sia avere un compagno. Cosa su cui non sono assolutamente d'accordo! e con questo non dico che non mi farebbe piacere avere un compagno, ma che da cio' non dipende la mia felicita'. 

Una di loro due, dopo 2 settimane aveva gia' individuato cosa cambiare di casa sua e cosa tenere (e purtroppo da tenere c'era ben poco, a parte lui) e dopo tre, era gia' su internet a fare shopping per lui, perche' si sa, un uomo ha bisogno di una donna che faccia queste cose (e loro - gli uomini - non ci pensano). Come facessero prima, fa parte dei misteri della vita, visto che stiamo parlando di un uomo che vive da solo da anni e non e' un ragazzino. Capisco piu' uomini come mio babbo, che ha sempre bisogno di mia madre a presso quando fa shopping, visto che sono sposati da quando avevano 20 anni e non hanno mai vissuto soli.  
L'altra e' scomparsa, gia' dal giorno 2 si e' quasi trasferita da lui e non si vede piu'. Non e' neanche questo che trovo piu' assurdo (ognuno ha i suoi tempi, e per il solo fatto che io sarei piu' lenta, non significa che tutti debbano esserlo), ma ci sono cose che non capisco tipo pure lei si sta preoccupando del suo (di lui) abbigliamento, come se davvero 'sti poveretti (ormai ultra 40enni) non sapessero vestirsi o scegliere i vestiti adatti per loro. Inoltre dovavamo vederci una sera noi 3 amiche, il lui in questione aveva una cena di lavoro, e avrebbe voluto che lei andasse con lui, ma non si ricordava che lei aveva un altro impegno (un'incomprensione, capita fra coppie) e c'e' rimasto male. Sta di fatto che non ci si e' viste (per altri motivi) ma il commento di quest'ultima e' stato: fortuna che sono andata alla cena, perche' lui si sarebbe sentito solo e ce l'avrebbe avuta con me (chissa' poi per quale motivo), al tavolo c'era una donna molto sexy con cui si sarebbe potuto consolare. Adesso, prima di tutto, non capisco perche' lui debba avercela con me, visto che io avevo deciso di uscire settimane prima! poi io devo assecondare il mio compagno, perche' altrimenti trova qualcun altra, si vendica?              

Ma le donne che non vogliono fare le compagne e non le mamme esistono? le donne che hanno abbastanza sicurezza in se' da non temere che il proprio compagno le molli perche' non fanno esattamente tutto quello che vogliono loro? le donne che sanno essere single e non si sentono da meno delle donne in coppia o sposate? Capisco che la societa' davvero ti possa influenzare in questo senso, ma ci saranno persone che vanno oltre?
Ecco, se ci sono, spero di conoscerne tante e presto. 

P.S. Volevo passare ad amici maschi, ma ultimamente le mie intenzioni sono state magistralmente fraintese, che ho optato per rivedere il mio atteggiamento in quel senso!